Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DUBBIEZZA.
Apri Voce completa

pag.915


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DUBBIEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto dell'adiettivo Dubbio. L'esser dubbio o dubbioso, Stato d'animo dubitante; ed altresì Condizione di cosa dubbia, ed anche la Cosa stessa dubbia; Dubbio, Incertezza. ‒
Esempio: Dav. Tac. 1, 58: Da queste dubbiezze fu condotto infino a dar provincie a chi e' non era per lasciare uscir di Roma.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 84: Perchè occhio e dimora aiutano il vero; fretta e dubbiezza, il falso.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 154: Fu sempre in dubbio, e si disputa ancora, di quel che fosse rappresentato in Gialiso.... Io per me, in tanta varietà e dubbiezza, inclinerei a credere che in quella tavola si scorgesse effigiato un bellissimo giovane rappresentante l'eroe Gialiso fondatore, ec.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 14, 1: Quanto questo argomento dovrà valere a sgombrare da te tutti li nuvoli di pusillanimità, di dubbiezze, di diffidenze!
Esempio: Bottar. Lez. Decam. 1, 3: Per il tutto sottoporre al purgatissimo giudicio vostro, Accademici, a cui stia in tanta varietà e dubbiezza il dare diffinitiva ed inappellabile sentenza.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 43: Giunta a questo punto l'analogia, perde quel grado di dubbiezza, che ella ha quando è fondata sopra poche e solitarie osservazioni, e si erige in canone in tutte l'arti.
Esempio: Capp. Longob. 164: Ma le dubbiezze poi s'ammontano, chi voglia scendere ai particolari per cui compievasi il gran fatto.